Ogni Paese civile che si rispetti emette milioni e milioni di scontrini fiscali ogni giorno. A fine giornata ce ne ritroviamo sempre qualcuno nel portafoglio. Ma, tu sai dove si buttano gli scontrini?
“Lo scontrino fiscale è il documento, emesso da esercenti del commercio al dettaglio e assimilati, che attesta l’effettuazione di una spesa o consumo effettuati” (Wikipedia)
Ogni tipo di scontrino è sicuramente fatto di carta ma non tutti possono essere gettati nel contenitore della raccolta differenziata di carta e cartone.
Esistono infatti diverse tipologie di carta con cui vengono stampati gli scontrini, e non tutte sono riciclabili.
Solitamente gli scontrini fiscali sono fatti di una carta particolare detta carta termica.
Per riconoscere la carta termica prova a avvicinare una fiamma alla carta ma senza bruciarla. Questa carta diventa subito scura semplicemente scaldandola.
Questo tipo di carta reagisce in modo particolare al calore diventando subito molto scura.
Quindi dove si buttano gli scontrini? Comieco la considera non riciclabile e indica di gettarla nel bidone dell’indifferenziato.
Tra l’altro questo tipo di carta contiene bisfenolo A che pare essere nocivo per l’uomo. I cittadini comuni pare non corrano particolari rischi, mentre più a rischio sono gli operatori di cassa che hanno a che fare con gli scontrini per 8 ore al giorno. Per saperne di più leggi questo articolo de Il Fatto Alimentare.
Un altro tipo di carta che (raramente) viene usata per gli scontrini è la carta chimica, come ad esempio la carta carbone. Anche questa non va gettata nella carta ma nell’indifferenziato.
Infine esistono scontrini, ricevute, fatture che vengono stampati in carta normale e possono essere quindi conferiti nella raccolta della carta e del cartone.
Insomma non dimenticatevi di chiedere lo scontrino quando acquistate qualcosa, ma non dimenticatevi anche dove va buttato!
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