AUTORE: Rossano Ercolini
ANNO: 2014
Di cosa tratta il libro
<<Hello, Mr Rossano Ercolini? Here is the Goldman Foundation from San Francisco. You are the winner of the 2013 Environmental Prize!>>.
Traduciamo per chi non mastica tanto l’inglese: <<Pronto, signor Ercolini? Siamo della Goldman Foundation di San Francisco. Lei è il vincitore del Premio per l’Ambiente 2013!>>.
Rossano Ercolini è, come si definisce lui, maestro di scuola elementare di giorno e attivista contro gli inceneritori di notte. E proprio per questo suo “lavoro notturno” che gli è stato conferito nel 2013 quello che potremmo chiamare il Nobel per l’Ambiente o Nobel per l’Ecologia.
Il suo libro è essenzialmente suddiviso in due grandi capitoli.
Nel primo capitolo Ercolini racconta la sua esperienza di vita. Ci fa entrare nel suo mondo e rivela i passi che lo hanno portato in America a ritirare la prestigiosa e meritata riconoscenza. Per combattere la realizzazione di un inceneritore proprio vicino alla sua scuola decide di fondare l’associazione Ambiente e Futuro con lo scopo di informare quante più persone possibili sui rischi ambientali connessi all’incenerimento dei rifiuti. Racconta tutte le sue battaglie contro gli amministratori locali per combattere la costruzione di nuovi inceneritori e per proporre nuove strategie più pulite e efficaci (famosa la battaglia contro le capsule del caffè). Con la conoscenza, un po’ fortuita, di Paul Connett, abbraccia completamente la strategia Rifiuti Zero e ne diventa uno dei principali promotori europei. La storia continua con il viaggio negli USA, le conferenze, l’incontro con Obama e con il ritiro del Goldman Environmental Prize.
Nella seconda parte, più succosa e densa di nozioni, riprendendo un po’ il libro di Paul Connett, enuncia i 10 concetti chiave per arrivare a Rifiuti Zero. In sostanza i passi verso Rifiuti Zero trattano del cambiamento del modo con il quale si deve approcciare il problema dei rifiuti.
Ercolini ci spiega l’importanza delle comunità e dell’educazione e della formazione della popolazione. Una buona organizzazione delle singole comunità è la chiave per la riuscita della Strategia.
I concetti chiave: i dieci passi verso Rifiuti Zero secondo Rossano Ercolini
1. La presa di coscienza
I cittadini devono capire che sono loro ad avere il potere di risolvere il problema dei rifiuti. I cittadini devono capire l’importanza della raccolta differenziata e devono fare proprio il concetto “Il rifiuto esiste solo se si mischia tutto”.
Con il semplice gesto di tenere separati i flussi dei vari materiali il cittadino ha il potere il aiutare il sistema a evitare di ricorrere all’estrazione di nuova materia prima e ha il potere di evitare (o perlomeno ridurre) lo smaltimento in discarica o tramite incenerimento.
2. La raccolta porta a porta
E’ il superamento del cassonetto stradale. Tutti i Comuni devono organizzare la raccolta dei rifiuti porta a porta integrandola con una rete diffusa di isole ecologiche. Il segreto per combattere inceneritori e discariche è fare un’efficace raccolta differenziata e un efficace sistema di ritiro dei rifiuti.
3. I rifiuti organici
Vedi punto 4.
4. I rifiuti secchi
Ercolini riunisce in un unico punto i passi 3 e 4. Con un’efficiente raccolta porta a porta si intercettano grandi quantità di rifiuti già suddivisi merceologicamente dai cittadini. Questi rifiuti devono essere valorizzati al massimo e devono essere reinseriti nel ciclo produttivo agricolo e industriale. Metalli, carta, plastica, vetro, legno, scarti di cibo continuano ad avere valore anche dopo essere stati gettati nel bidone della spazzatura.
5. Riparare e riutilizzare
E’ necessaria la realizzazione di centri per la riparazione e per il riuso. Il loro scopo è semplice: anziché essere portati all’isola ecologica, i beni durevoli devono essere portati in questi centri per poter essere riparati e poi venduti e riutilizzati. Pensate alla quantità di lavatrici, biciclette, lampadari, stufe, giocattoli, mobili, sedie, televisori, computer, cellulari ecc… che buttiamo immediatamente una volta rotti.
6. Le bollette intelligenti
L’incoraggiamento economico può aiutare le famiglie a condurre comportamenti virtuosi. Le famiglie dovrebbero pagare la parte variabile della bolletta in base a quanti rifiuti indifferenziati effettivamente producono.Il messaggio che deve passare è: “meno rifiuti indifferenziati produci, meno paghi”. In questo modo le famiglie sono anche economicamente invogliate a fare una raccolta differenziata di qualità prestando maggiore attenzione a ciò che viene gettato nel bidone del secco residuo. Nuovamente, la base di tutto il sistema è la raccolta differenziata che tutti i cittadini fanno all’interno delle mura domestiche.
7. Le buone pratiche locali
Esistono una serie di buone pratiche che possono essere messe in piedi dalle amministrazioni locali per ridurre la produzioni di rifiuti. Per citarne solo qualcuna possiamo dire: indurre al compostaggio condominiale o cittadino, favorire la realizzazioni di negozi alla spina, incoraggiare l’uso di pannolini lavabili ecc…
8. Estendere le responsabilità
Ercolini ritiene che questo sia il passo più importante da compiere. Questo punto si divide in due parti: (1) recuperare il più possibile dal rifiuto indifferenziato e (2) studiarlo per capire nuove strategie di riduzione. Con l’utilizzo di sistemi meccanico-biologici (uniti a una selezione manuale condotta da lavoratori ben formati) si possono ancora recuperare materiali dal rifiuto indifferenziato. Quest’ultimo deve anche essere studiato per comprenderne l’origine e l’eventuale possibilità di ulteriore riduzione. In questo modo si possono identificare i cosiddetti “errori di progettazione”, cioè gli oggetti non riciclabili o compostabili.
9. Il modello del cono gelato
Consiste nella riprogettazione industriale degli oggetti (leggi anche l’articolo sull’economia circolare che ho scritto qualche tempo fa). Le aziende devono realizzare oggetti riparabili e smontabili in materiali che sono riciclabili o compostabili. Secondo Ercolini l’imballaggio più intelligente che ci sia è il… cono gelato! Il cono sostiene il gelato e infine ce lo si mangia! Questo per dire che occorre una riprogettazione intelligente non solo dei prodotti ma anche degli imballaggi.
10. Discariche rigorosamente pubbliche
Purtroppo probabilmente ci sarà sempre qualcosa che non ha alcuna alternativa allo smaltimento e che deve quindi essere depositato in discarica (solo dopo essere stato opportunamente trattato). Queste discariche devono essere “transitorie” e devono esaurire la loro funzione nel 2020. Lo stesso Ercolini ammette che forse non si raggiungerà mai l’obiettivo di avere zero rifiuti e zero discariche ma è convinto che ci si possa arrivare molto molto vicino.
Per chi è adatto questo libro
“Non bruciamo il futuro” dovrebbe essere letto da tutti gli amministratori locali per capire l’importanza della strategia Rifiuti Zero, per capire quali siano i passi fondamentali da fare per raggiungerla e per capire come incoraggiare la propria comunità ad impegnarsi in questo senso. E’ soprattutto partendo dalle piccole realtà come quella di Capannori (il paese di Rossano Ercolini) che si può iniziare a fare la differenza.
Il libro è una testimonianza diretta e coinvolgente delle lotte di Rossano Ercolini a favore dell’Ambiente in cui viviamo e non può che essere di ispirazione. Per questo motivo consiglio vivamente la lettura a tutte le persone che vogliano conoscere nel profondo, attraverso gli occhi di una delle personalità più importanti e influenti in materia, la strategia Rifiuti Zero.
Rossano Ercolini è ormai diventato il simbolo di un ambientalismo ragionato e di larga scala capace di guidare tutti, a partire dai bambini che educa nella sua scuola elementare, verso la via che conduce a un mondo più pulito, più ricco e più giusto per tutti.
Citazioni
- <<Ho vinto un importantissimo premio internazionale per il mio impegno a favore dell’ambiente e di Rifiuti Zero>>. <<E quanto hai vinto?>> mi domandano senza tanta diplomazia. <<Ho vinto 150.000 dollari!>>
- <<I rifiuti ci sono se io mischio tutto>>, risponde una bambina.
- Non ci sono esperti che fanno la differenza ma cittadini comuni che fanno la differenziata.
- Il cassonetto rappresenta la nostra miniera urbana.
- La strategia Rifiuti Zero è al tempo stesso ideale e pragmatica.
- L’inceneritore una volta costruito e messo in funzione ingessa l’intero sistema di gestione dei rifiuti.
- Rifiuti Zero è incompatibile (non ideologicamente ma operativamente) con la realizzazione degli inceneritori.
- Ciò che non è né riciclabile né compostabile deve essere messo nelle mani di chi lo ha prodotto perchè lo riprogetti in modo sostenibile.
CLICCA QUI per tornare a Riassunti e Recensioni di Libri sui Rifiuti