Oggi voglio proporti il documentario La Storia delle Cose di Annie Leonard in cui si descrive perfettamente il nostro sistema di consumo e produzione. Spero faccia al caso tuo! Ma scommetto che sei un po’ come me e che quindi ti piaccia sapere esattamente le cose come stanno.
Annie Leonard è un’attivista diventata famosa proprio per la creazione di questo “web movie” (secondo Wikipedia nel 2007 è stato visto 12 milioni di volte in 200 nazioni).
Il successo di questo documentario è sicuramente dato dalla semplicità con cui vengono esposti i fatti e dalla grafica particolarmente riuscita.
In soli 20 minuti Annie riesce ad analizzare il modo in cui produciamo e consumiamo le cose e riesce a farci aprire gli occhi sul problema dell’insostenibilità di questo sistema e sui costi sociali ed ambientali che questo ha.
Uno degli aspetti fondamentali del video, a mio modo di vedere, è la credibilità di ciò che dice. Insieme al video, nel suo sito Story of Stuff, Annie ha anche allegato un pdf (in inglese) dove è presente il suo discorso con indicate tutte le fonti da cui ha raccolto le informazioni.
Insomma è un documentario che vale la pena guardare con attenzione.
Tra l’altro chi non conosce l’inglese non deve disperarsi! Il video è sottotitolato in 33 lingue compreso l’italiano. Per impostare i sottotitoli è sufficiente:
- cliccare sul tastino dei sottotitoli in bassa a destra una volta fatto partire il video
- cliccare sulla “rotella” delle Impostazioni (sempre in basso a destra) e impostare la lingua italiana.
La Storia delle Cose
Un sistema lineare in un pianeta con risorse limitate
La Storia delle Cose fa aprire gli occhi. Fa capire in modo estremamente chiaro come una economia lineare non è adatta a un pianeta che ha risorse limitate.
Un sistema lineare (che è quello su cui si basa ancora fortemente l’intera economia mondiale) è un processo che si compone di varie fasi in cui l’ultima di queste fasi non coincide con la prima.
Mi spiego meglio facendo un paragone tra sistema lineare e sistema circolare.
Un sistema economico lineare si svolge così:
- estrazione materie prime;
- trattamento materie prime e produzione dei beni;
- distribuzione e vendita;
- consumo;
- produzione di rifiuti e smaltimento.
E’ evidente che in questo sistema c’è la necessità di estrarre sempre nuova materia prima per produrre i beni.
Capisci bene che non si possono estrarre petrolio, bauxite, oro, ferro ecc… all’infinito: le risorse del nostro pianeta sono limitate, prima o poi finiscono e quando accadrà non possiamo farci trovare impreparati.
In un sistema economico circolare non è praticamente più necessario estrarre nuove materie prime. Per creare nuovi prodotti si usano le cosiddette materie prime seconde che provengono dai nostri rifiuti.
L’ultima fase (quella della produzione del rifiuto) coincide con la prima (quella dell’acquisizione della materia prima):
- acquisizione di materie prime seconde dai rifiuti;
- trattamento materie prime seconde e produzione dei beni (riciclaggio);
- distribuzione e vendita;
- consumo;
- recupero e prevenzione (impedire il più possibile che un prodotto diventi un rifiuto)
- produzione di rifiuti e creazione di materie prime seconde.
Sfruttamento delle risorse
Annie Leonard ha viaggiato per il mondo e studiato per 10 anni prima di realizzare “La Storia delle Cose” quindi sa esattamente quello dice.
Essendo americana, lei fa spesso rifermento al suo Paese e condanna spesso i comportamenti dei governi americani ma le sue analisi possono essere ricondotte anche all’Europa.
Facendo qualche ricerca sul web ho trovato un interessante dato che vorrei condividere con voi. Il dato è stato diffuso dall’UNEP (United Nations Environment Programme – Programma ambientale delle Nazioni Unite) che mostra la quota percentuale di consumo di risorse materiali primarie delle varie regioni del mondo nel 1970 e oggi.
Il dato che fa più impressione è l’aumento dell’impatto dell’Asia nello sfruttamento delle risorse del pianeta: mentre nel 1970 gli asiatici usavano il 24,3% della totalità delle risorse estratte nel mondo, ai giorni d’oggi ne estraggono il 52,9%. Questo testimonia l’incredibile crescita economica dell’Asia (basti pensare a Cina e India).
Non deve ingannare il dato relativo all’Europa (passata dal 20,9% al 10,5%) e all’America del Nord (dal 19,6 al 9,7).
Questo dato non significa che Europa e America estraggano meno risorse ora di quelle che si estraevano negli anni’70, semplicemente ne estraggono meno IN PERCENTUALE SUL TOTALE (questo perché l’Asia è cresciuta tantissimo negli ultimi 40 anni e quindi ha un peso percentuale maggiore).
Infatti, globalmente, nel 1970 si consumavano 22 miliardi di tonnellate di materie prime e nel 2010 se ne sono estratte 70 miliardi.
Ciò significa, facendo due calcoli, che l’Europa nel 1970 ha consumato 4,6 miliardi di materie prime e nel 2010 invece ne ha consumato 7,35 miliardi.
Non si possono mantenere questi ritmi.
Il discorso non è semplicissimo ma spero di essere stato chiaro. Per qualsiasi problema o chiarimento hai ben quattro opzioni disponibili! Scegli quella che fa più al caso tuo. Puoi:
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Consumismo
Il sistema mondiale è basato sul consumismo e tutti siamo complici. Ma non è mai troppo tardi per cambiare le cose.
Se tutti ci impegnassimo a comprare un po’ di meno, a comprare meglio, a buttare un po’ di meno, a riusare un po’ di più potremmo dare un grande contributo alla salvezza del pianeta. Dobbiamo imparare a vivere green!
Dopo aver guardato questo documentario, dopo aver capito come funziona il sistema di gestione dei rifiuti e dopo aver capito quanto è facile ed economicamente vantaggioso vivere in modo sostenibile, non si può fare altro che cambiare le proprie abitudini per il nostro bene e il bene delle generazioni future.
Non mi dilungo oltre altrimenti ne viene fuori un articolo eccessivamente lungo! 🙂 Se ti piace leggere i miei articoli e frequentare il blog, potrebbe farti piacere condividere l’articolo con i tuoi amici su Facebook e far vedere anche a loro quanto sia facile rispettare l’ambiente. Basta impegnarsi e prestare un minimo di attenzione.