Ne è stata fatta di strada da quando l’uomo illuminava le proprie case con le candele. Ora per fortuna esistono le lampadine che però ci portano alla classica domanda: “Dove si buttano le lampadine?”.
Non si può rispondere in modo univoco a questa domanda perché esistono vari tipi di lampadina. E a seconda del tipo vanno gettato in un diverso contenitore.
Per quello che ci interessa in questo ambito, possiamo dire che esistono due tipi di lampadina: quello che si butta nel contenitore del secco residuo e quello che può essere invece differenziato.
Le lampadine a incandescenza e alogene (quelle che contengono il filamento metallico all’interno) non possono essere differenziate e quindi andranno necessariamente gettate nella contenitore della raccolta indifferenziata.
Le lampadine fluorescenti e al LED, invece, sono considerate RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e quindi fanno trattate come tali.
Possono essere portate all’ecocentro comunale oppure possono essere conferite presso grossi venditori.
Per saperne di più leggi “Dove si buttano i RAEE” oppure la sezione dedicata ai RAEE in “Perché si fa la raccolta differenziata“.
Quindi, nonostante abbiano tutte una grossa parte fatta in vetro, non devono essere gettate nel contenitore della raccolta differenziata del vetro.
Inoltre, le lampadine fluorescenti contengono al loro interno del mercurio e sono quindi considerate come RUP (Rifiuti Urbani Pericolosi). Gettarle nel vetro o nel secco residuo, non solo è sbagliato ma può essere anche dannoso e pericoloso.
Dopotutto poi, non dovrebbe proprio venire in mente di gettare una qualsiasi lampadina nel contenitore del vetro perché ormai sai che la raccolta differenziata si fa solo per gli imballaggi. E le lampadine non sono imballaggi.
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